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Cgil, Cisl e Uil per uno Statuto dei frontalieri


Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno riunito i responsabili della rappresentanza e della difesa delle lavoratrici e dei lavoratori transfrontalieri nei territori e nei Consigli Sindacali Inter Regionali costituiti con i sindacati aderenti alla Confederazione Europea dei Sindacati e operanti nei Paesi frontalieri con l'Italia». E’ Quanto si legge in una nota delle tre confederazioni.


Cgil, Cisl e Uil hanno confermato e rinnovato l'impegno a rappresentare e difendere unitariamente tanto i lavoratori italiani che si recano al lavoro oltre frontiera quanto chi dai Paesi vicini entra a lavorare in Italia. A tale scopo le Confederazioni sindacali chiedono di aprire tavoli di chiarimento e confronto sulle problematiche in essere con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e con le forze parlamentari, anche alla luce della mozione approvata dalla Camera dei Deputati che impegna il Governo italiano su contenuti più volte e da tempo sostenuti dalle organizzazioni confederali.


Viene rinnovata, inoltre, la richiesta di giungere a uno Statuto dei lavoratori frontalieri italiani, imperniato su necessità e opportunità che i trattamenti fiscali, previdenziali e assistenziali tengano nel dovuto conto il valore economico e sociale dell'apporto dato da queste categorie di lavoratori, che alleggeriscono le tensioni sul mercato del lavoro nazionale e costituiscono una elevata risorsa per l'economia dei territori di confine.


«Cgil, Cisl e Uil - conclude la nota - si sono anche impegnate a programmare incontri bilaterali specifici per territorio con i sindacati dei Paesi frontalieri, con l'obiettivo di rinnovare i Consigli Sindacali Inter Regionali e dar loro Statuti che ne rafforzino rappresentanza e operatività».


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